Edge computing, cos’è e quali vantaggi offre

Come ottenere informazioni utili dalle macchine connesse per prendere decisioni strategiche di business? Con l’integrazione di piattaforme di edge computing. Vediamo come.

Nella fabbrica digitale sono cambiate tante cose rispetto al passato. Una su tutte: la produzione di dati. Sensoristica, sistemi di monitoraggio e device IIoT (Industrial Internet of Things) hanno abilitato la creazione di grandi volumi di dati, i c.d. big data.

I dati sono al centro della rivoluzione digitale, ma devono essere gestiti e interpretati in modo adeguato per generare informazioni strategiche e migliorare efficienza e produttività.

L’infrastruttura di rete gioca quindi un ruolo sempre più strategico nella fabbrica connessa. A sua volta, la convergenza IT-OT ha definito nuovi sistemi di raccolta, analisi e trasmissione dei dati.

Cloud computing VS edge computing

Per lungo tempo, il cloud computing è stata la tecnologia di riferimento per la digitalizzazione dei processi industriali. È una soluzione affidabile, con una lunga storia alle spalle e sul mercato oggi sono presenti fornitori adatti a tutte le esigenze.

Ancora oggi, il cloud computing riveste un ruolo fondamentale nella fabbrica connessa. I suoi punti di forza sono la potenza computazionale distribuita e la possibilità di accesso ubiquo in tempo reale. Ciò si traduce in bassi costi di accesso, elevata modularità e integrazione con applicazioni di terze parti. Volendo evidenziare dei punti di debolezza, le piattaforme cloud necessitano di una rete efficiente di connessione, in ottica di trasmissione sicura del dato e protezione da potenziali attacchi informatici. 

Il cloud computing è una tecnologia consolidata, ma che si rivela poco efficace in alcuni contesti di produzione. I big data prodotti da sensori e macchine connesse sono, per loro natura, caratterizzati da grandi volumi di piccole informazioni. Presi singolarmente, i grandi dati non dicono molto. È fondamentale processare le singole informazioni per ottenere le informazioni strategiche che macchine e sensori restituiscono.

Trasmettere i big data per la loro elaborazione sul cloud computing si rivela inefficiente, può essere costoso e apre le porte a criticità di sicurezza. Ed è qui che entra in gioco l’edge computing.

Cloud computing: caratteristiche e vantaggi

Volendo dare una definizione, l’edge computing è un’infrastruttura di rete distribuita, che processa i dati il più vicino possibile a dove i dati vengono prodotti. In poche parole, a bordo macchina o comunque all’interno della fabbrica.

Ciò comporta notevoli vantaggi. Se immaginiamo la presenza, all’interno di un processo di produzione, di centinaia di sensori connessi, grazie all’edge computing il processamento dei dati sarà in tempo reale. Migliora quindi la latenza, cioè la capacità di elaborazione del dato e la sua trasformazione in un feedback a bordo macchina. Maggiore velocità significa aprire le porte a processi decisionali più efficienti ed efficaci.

L’edge computing presenta inoltre una maggiore sicurezza. I dati rimangono infatti all’interno del perimetro di fabbrica diminuendo il numero di varchi aperti all’esterno. Ciò comporta anche vantaggi in termini di costi operativi.

È importante ricordare che edge computing e cloud computing sono due mondi complementari, dove le soluzioni edge si occupano della raccolta e analisi di dati grezzi, che vengono inviati a piattaforme cloud esterne per la trasformazione dei dati in informazioni strategiche.

È così possibile abilitare la trasformazione digitale e l’Industry 5.0 all’insegna della massima efficienza e produttività.

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